A proposito di Riccione: la Saviolina
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Aggiornamento: 1 giorno fa

La Saviolina è una delle barche rappresentate nella cartolina, opera di Giuseppe Ruberto, che abbiamo scelto come immagine del Congresso.
Vi raccontiamo la sua storia:
Costruita a Gabicce da Guido Rondolini tra il 1926 e il 1928 su commissione dei fratelli Michelini, pescatori noti come “Muròt”.
Viene varata nel 1928 con il nome Nino Bixio, lungo 11,10 m, scafo in quercia, coperta in larice, armata con vele al terzo e dotata di un motore ausiliario FIAT da 18 HP
Impiegata nella pesca delle sardine tra Gabicce e Riccione fino al 1958.
Nel settembre 1944, autoaffondata dai suoi proprietari per evitare il sequestro da parte dei tedeschi: rimase immersa circa 10 giorni, poi recuperata e riparata
trasformazione in barca da diporto (1958–1964)
Nel 1958 acquistata da Severo Savioli dell’Hotel Savioli Spiaggia, e ribattezzata Saviolina.
Nel 1959 motore aggiornato a un VM da 64 HP; le grandi vele al terzo furono sostituite con vele latine più maneggevoli e pubblicitarie, e fu aggiunto un timone a ruota Nel giugno 1964, una forte mareggiata la fece affondare nuovamente in porto
1970: restauro a Cattolica per riportarla all’assetto originario, con vele al terzo e timone a barra.
1994: donata dalla famiglia Savioli al Comune di Riccione, affidata al Club Nautico; da allora simbolo della tradizione marinara locale
1999–2000: restauro filologico al Cantiere Manzi; torna come agli inizi e partecipa al Salone del Restauro di Ferrara e a un’esposizione in Marienplatz a Monaco di Baviera
2017: ulteriore restauro al Cantiere Navale Gori di Rimini, con nuovo varo nel settembre 2018
2019: festeggia il 90° anno di navigazione; nel 2019 partecipa alla Barcolana di Trieste, vincendo il premio per l’interpretazione della tradizione
Sottoposta a tutela ministeriale ed utilizzata in iniziative turistiche, didattiche e culturali (raduni, corsi di marineria, festeggiamenti come la Madonna del Mare)
Simbolo identitario di Riccione e testimone vivente delle tradizioni marittime dell’Alto Adriatico.
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